Epilessia nel Lazio: proposta di legge per PDTA regionale

Non-farti-cogliere-di-sorpresa-26-(2)-copROMA – L’On.le Rodolfo Lena, Vicepresidente della VII Commissione – Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare del Consiglio regionale del Lazio a margine dell’evento “Epilessia – Impatto sociale e qualità della vita”. Non farti cogliere di sorpresa”, promosso da Sineos Healthcare & Solutions con il contributo non condizionante di Menarini Group e con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio e della FIE – Federazione Italiana Epilessie ha annunciato l’ultima presentazione di legge a favore delle persone che convivono con epilessia.

L’appuntamento di questa mattina a Regione Lazio ha riunito neurologi, medici di medicina generale, neuropsichiatri infantili, associazioni di pazienti, rappresentanti istituzionali e stakeholder del mondo del lavoro, con un obiettivo comune: affrontare le criticità dell’assistenza epilettologica nel Lazio e promuovere un cambiamento culturale e organizzativo a favore delle persone con epilessia.

Al centro del dibattito, così come nelle altre tappe del tour, il peso sociale della malattia, la continua presenza di stigma e discriminazioni e la necessità – ritenuta ormai improcrastinabile – di adottare un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale che garantisca equità, presa in carico multidisciplinare e continuità assistenziale in tutto il territorio.

“Non esistono dati certificati ma si stima che siano circa 60.000 le persone affette da epilessia nella Regione Lazio, principalmente bambini ed anziani. – ha puntualizzato l’on.le Lena – Quest’incidenza preoccupa molto, soprattutto per l’impatto sociale che ha questa patologia e per la discriminazione che ne deriva anche a livello scolastico, lavorativo e sociale. Per questo, proprio ieri, ho presentato una Proposta di legge, di mia iniziativa, per la “Promozione di interventi a favore dei soggetti affetti da epilessia”, ponendo particolare attenzione al PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) al fine di garantire equità di accesso e trattamento su tutto il territorio regionale, realizzando una rete funzionale tra centri di vario livello.
All’interno della legge sono poi previste disposizioni per favorire l’integrazione umana, sociale, scolastica e lavorativa delle persone affette da epilessia, garantire la diffusione di una corretta conoscenza della patologia, promuovere attività di formazione e informazione in particolare del personale sociosanitario, scolastico e delle famiglie.”

Foto fornita da Responsabile Comunicazioni (Cristina Saja)

FONTE: Responsabile Comunicazioni (Cristina Saja).