ALBANO LAZIALE (RM) – L’Ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale sempre più al centro della formazione scientifica nel Lazio. Dal 21 al 23 settembre, infatti, il polo ospedaliero del gruppo Lifenet Healthacare ha ospitato tre appuntamenti formativi di rilevanza nazionale, che hanno visto coinvolti tra i relatori alcuni dei medici attivi proprio al Regina Apostolorum.
Il primo ha visto tra i relatori il professor Giovanni Galluccio, Coordinatore del Centro di Endoscopia Toracica e Pneumologia Interventistica, che ha eseguito un intervento endoscopico all’interno della sala operatoria del Regina Apostolorum nell’ambito del Master Universitario di 2° livello in Broncoscopia e Pneumologia Interventistica organizzato dall’Università di Firenze. L’intervento è stato ripreso e trasmesso in diretta streaming con l’Aula Magna dell’ateneo.
Il Master, coordinato dal professor Lorenzo Corbetta dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze, mira a formare giovani medici e chirurghi in materia di Endoscopia Toracica, disciplina che ha avuto negli ultimi anni un rapido sviluppo grazie alla disponibilità di nuovi e più accurati strumenti per l’ispezione dell’albero bronchiale e allo sviluppo di numerose nuove procedure interventistiche per la diagnosi e il trattamento delle lesioni bronco-polmonari.
Venerdì e sabato, invece, è stata la volta di un convegno nazionale di endocrinologia sul tema della “Gestione clinica del diabete” organizzato dal dottor Rinaldo Guglielmi, Responsabile della Struttura Complessa di Endocrinologia dell’Ospedale Regina Aposotolorum. Durante il simposio hanno preso la parola alcuni dei maggiori specialisti nel campo del diabete mellito.
Obiettivo principale del congresso è stato offrire un’occasione di confronto e dialogo tra tutti gli operatori medici coinvolti nella gestione delle complicanze del diabete, siano esse macrovascolari – cardiache e cerebrali – renali o dismetaboliche. Endocrinologi, nefrologi, cardiologi, radiologi ed internisti hanno discusso non soltanto di trattamenti ma anche sull’impiego tempestivo dei nuovi farmaci. Quest’ultimi, infatti, secondo gli ultimi studi consentirebbero di risparmiare risorse non solo in termini di costi diretti ma anche in termini di complicanze e di morti correlate alla malattia, consentendo un miglioramento della qualità della vita del paziente.
Non bisogna dimenticare, infatti, che l’impatto della malattia diabetica dal punto di vista clinico, sociale ed economico sul Servizio sanitario nazionale (SSN) e sui Servizi sanitari regionali (SSR) è di quelli importanti. I dati nazionali mostrano che:
– la riduzione della aspettativa di vita nella persona con Diabete non in controllo glicemico è pari a 7-8 anni;
– le malattie cardiovascolari associate al Diabete sono la causa più frequente di morte;
– circa il 40% dei Diabetici svilupperà nel corso della sua vita insufficienza renale, con una alta prevalenza di diabetici i tra i dializzati;
– uno su 5 sviluppa retinopatia fino alla cecità;
– un terzo circa dei diabetici è in età lavorativa (20-64 anni). Per questo motivo, ai costi sanitari diretti già molto alti, vanno aggiunti oltre 10 miliardi di costi indiretti e sociali;
– la spesa per ogni soggetto diabetico è, in media, doppia rispetto ai cittadini non diabetici.
Infine, sempre tra venerdì e sabato si è tenuto “Dal calice renale all’uretra: il primo Corso di Endourologia” organizzato dal dottor Roberto Giulianelli, Responsabile della struttura Complessa di Urologia. Il corso ha offerto una formazione completa sull’endourologia, con un focus particolare sulla litiasi urinaria, sulle neoplasie della vescica non muscolo invasive e sull’ostruzione cervico-uretrale da ipertrofia prostatica.
“Questa tre giorni ricca di appuntamenti conferma l’importanza che il Regina Apostolorum ha sul territorio, non soltanto nei confronti dei nostri pazienti ma anche per gli specialisti e i chirurghi che li operano – dichiara il direttore generale dell’Ospedale Regina Apostolorum Gabriele Coppa – Essere diventati un punto di riferimento per la formazione di tanti nuovi medici è motivo per noi di grande orgoglio, speriamo di aver contribuito alla crescita professionale di tanti colleghi. Il merito è soprattutto dei nostri professionisti, che anche questa volta si sono fatti promotori di questi appuntamenti”.
FONTE: Luigi Tempestini.