Il meeting annuale dell’Emerging Viral Diseases-Expert Laboratory Network

All’Università di Padova due giorni di convegno per fare il punto sulle malattie infettive emergenti

L’Ateneo ospita il meeting annuale della rete multidisciplinare europea dei laboratori di riferimento (EVD-LabNet).

copertina.jpg-inPADOVA – Martedì 30 in Archivio antico e mercoledì 31 maggio in Aula Nievo di Palazzo Bo, a partire dalle ore 9, l’Università di Padova ospiterà il meeting annuale dell’Emerging Viral Diseases-Expert Laboratory Network (EVD-LabNet), la rete multidisciplinare europea dei laboratori di riferimento per le malattie infettive emergenti coordinata dal European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC).

L’obiettivo del network è rafforzare la capacità dei laboratori europei di rispondere alle malattie virali emergenti, riemergenti e trasmesse da vettori con un approccio One Health, un modello sanitario basato sull’integrazione di discipline diverse. I laboratori del network si caratterizzano per le competenze in ricerca di base e traslazionale virologica, per l’eccellenza nella capacità di diagnosi delle infezioni virali e per l’esperienza nello sviluppo di test diagnostici per agenti patogeni virali.

Il meeting, organizzato da Luisa Barzon, docente al Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova e componente del Management Team dell’EVD-LabNet, sarà un momento di condivisione e confronto sui temi della lotta contro le infezioni virali emergenti.

Al meeting interverranno Joanna Zwetyenga dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e Céline Gossner del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) per presentare il piano delle attività di WHO e ECDC in tema di sorveglianza e risposta alle malattie infettive emergenti, oltre a Roberto Bruzzone dell’Institut Pasteur che presenterà il nuovo progetto europeo dal titolo “Delivering a Unified Research Alliance of Biomedical and public health Laboratories against Epidemics (DURABLE)”, al quale partecipa anche l’Ateneo patavino con Luisa Barzon e il suo gruppo di ricerca.

I lavori proseguiranno con le sessioni specifiche dedicate agli aggiornamenti in tema di diagnosi e sorveglianza delle infezioni virali trasmesse da vettori – zecche, zanzare, pappataci – e da roditori, come Mpox virus.

Tra gli argomenti discussi al meeting, si segnalano: l’analisi genetica del virus dell’encefalite da zecche che ha consentito di tracciare la sua evoluzione e diffusione a livello Europeo (Olli Vapalahti dell’Università di Helsinki, Finlandia), la caratterizzazione del nuovo ceppo di West Nile virus responsabile dei numerosi casi di encefalite che si si sono verificati soprattutto a Padova lo scorso anno (Luisa Barzon, Università di Padova), lo studio di sieroprevalenza dell’infezione da West Nile virus in Italia (Giulietta Venturi, Istituto Superiore di Sanità), la caratterizzazione del genoma di Mpox virus e lo studio della dinamica dell’infezione nei casi italiani di malattia (Francesca Colavita dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani), il riscontro della presenza di Sindbis virus e Toscana virus nei Paesi Nordafricani (Rémi Charrel della Aix-Marseille Université, Francia), la scoperta di un nuovo coronavirus nei roditori in Svezia (Åke Lundkvist dell’Università di Uppsala, Svezia), l’esperienza nell’uso di tecnologie di sequenziamento di nuova generazione per la diagnosi di infezioni virali emergenti (Anna Papa, Aristotle University of Thessaloniki, Grecia, e  Martin Gabriel, Bernhard-Nocht-Institut for Tropical Medicine, Germania).

Per informazioni: https://www.ecdc.europa.eu/en/about-us/partnerships-and-networks/disease-and-laboratory-networks/evd-labnet

FONTE: Ufficio Stampa Università di Padova (Dott.ssa Alessia Zanetti).