Oftalmologia

A Roma summit sulla gestione del paziente nel post-cataratta

Organizzato dalla società farmaceutica italiana NTC, “Il Coraggio di Cambiare” è un incontro dove 28 tra i massimi esperti italiani di oculistica incontrano i loro colleghi, per discutere dei vantaggi del collirio a base di levofloxacina e desametasone, sviluppato da NTC, in termini di durata e trattamento nel post-operatorio.

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Foto di Tobias Dahlberg da Pixabay

ROMA – Si è tenuto ieri a Roma “Il coraggio di cambiare. La moderna gestione del paziente nel post-cataratta”, organizzato da NTC, azienda farmaceutica italiana specializzata in campo oftalmologico, che vede nel panel di relatori 28 tra i massimi esperti italiani, per discutere e approfondire le ultime novità sulla chirurgia della cataratta.

“La cataratta è una malattia degenerativa del cristallino, il cui limite di età si sta abbassando, e che, se non trattata adeguatamente, può portare da disturbi e difficoltà nella visione fino alla cecità in alcune situazioni sociali ed ambientali. La chirurgia è l’unico trattamento efficace, tanto che ogni anno solo in Italia vengono eseguiti circa 650.000 interventi”, spiega Vittorio Picardo, Responsabile Scientifico del convegno. “Negli ultimi 20 anni, la chirurgia della cataratta ha fatto enormi passi in avanti, grazie alle differenti innovazioni tecnologiche introdotte. Purtroppo, non si può dire lo stesso per la terapia farmacologica nel post-operatorio, necessaria per evitare l’insorgenza delle infezioni e garantire al paziente il controllo dell’infiammazione, che si basa da anni sull’utilizzo standard ed obsoleto di colliri antibiotici e steroidi per almeno 14 giorni, con il rischio di indurre antibiotico resistenza”.

NTC è riuscita a sviluppare il primo collirio al mondo che associa un antibiotico fluorochinolonico particolarmente specifico per la chirurgia oculare, la levofloxacina, con il desametasone, cortisonico di riferimento in oftalmologia. Per dimostrare l’efficacia del collirio, NTC ha ideato e condotto LEADER7, uno studio clinico di fase 3, multicentrico, randomizzato, in cieco, a gruppi paralleli, internazionale, su 800 pazienti in oltre 50 centri, di cui 43 Italiani. Lo studio ha dimostrato la non inferiorità del trattamento di una settimana con levofloxacina/desametasone seguito dalla somministrazione di desametasone da solo per ulteriori sette giorni, rispetto alla terapia di tobramicina e desametasone per due settimane. Inoltre, è emerso che l’85 per cento delle persone in trattamento per una settimana con la combinazione fissa levofloxacina-desametasone non ha mostrato segni di infiammazione oculare, dimostrando che l’utilizzo dei corticosteroidi per sette giorni è sufficiente per il controllo dell’infiammazione nella stragrande maggioranza dei pazienti.

“Oltre ad essere un’importante innovazione scientifica, si tratta di un vantaggio per i pazienti. Poter disporre di un unico collirio, essenziale per scongiurare l’insorgenza di infezioni e controllare l’infiammazione, e che si può utilizzare per meno tempo, è importante per migliorare l’aderenza terapeutica, dato che si tratta per lo più di pazienti anziani. Adesso sta a noi specialisti, sulla base di queste nuove evidenze scientifiche, avere il coraggio di cambiare la terapia farmacologica post-operatoria della cataratta”, aggiunge Stanislao Rizzo, Direttore UOC Oculistica, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma e Co-Presidente del convegno.

Utilizzare l’antibiotico per un tempo più breve è importante nella lotta all’antibiotico resistenza, fenomeno sempre più diffuso e che, se non affrontato, può diventare, secondo gli esperti, la prima causa di morte nel 2050. “Negli ultimi decenni, si è sviluppata una forte resistenza agli antibiotici usati in oftalmologia, mettendo in pericolo la loro efficacia nel corretto trattamento dei pazienti”, commenta Francesco Bandello, Direttore Unità di Oculistica, IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano, coordinatore dello studio Leader7 e Co-Presidente del summit. “La riduzione da 14 a 7 giorni del trattamento post-operatorio permette di ridurre il tempo di esposizione agli antibiotici e, di conseguenza, abbassare la probabilità di insorgenza di resistenze”.

“Siamo molto orgogliosi di aver sviluppato, come azienda italiana con il supporto degli oculisti italiani, un prodotto che ora stiamo portando in tutto il mondo. Abbiamo, infatti, concesso i diritti per la commercializzazione in oltre 80 paesi”, conclude Riccardo Carbucicchio, CEO di NTC. “La lotta all’antibiotico resistenza è un tema di grande rilevanza per NTC, che è impegnata, al fianco degli oculisti, nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni supportate da evidenze scientifiche per trovare soluzioni innovative e migliorare i gesti di cura”.

NTC Srl
NTC è una società farmaceutica con sede a Milano e partnership commerciali in oltre 100 paesi. NTC è attiva nella ricerca, sviluppo, registrazione e commercializzazione a livello internazionale di farmaci, dispositivi medici e integratori alimentari in oftalmologia, pediatria e gastroenterologia.
Offre ai propri partner commerciali, attualmente più di 200 nel mondo, prodotti innovativi che rispondono ad alti standard qualitativi.

Per maggiori dettagli, consultare il sito web www.ntcpharma.com.

FONTE: Ufficio Stampa HealthCom Consulting (Martina Persico).