Continua la campagna “Fatti più in là”

...sulle malattie infiammaatorie croniche dell’intestino per rendere protagonisti i pazienti e le loro storie

Si stima siano circa 250.000 gli italiani che soffrono di malattie infiammatorie croniche dell’intestino, malattie che invadono la vita dei pazienti disturbando ogni situazione, alterandone la normalità e alimentando anche ansia e imbarazzo.

Oggi le fasi acute possono essere tenute sotto controllo per lunghi periodi, con importanti benefici per i pazienti.

La campagna di sensibilizzazione promossa da Janssen Italia, l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, in collaborazione con AMICI Onlus e Ig-IBD, vuole dare sostegno a pazienti e caregiver, invitando le persone a condividere la propria storia ed esperienza personale nella lotta contro le Mici su www.mici360.it

Fatti-più-in-là-inCOLOGNO MONZESE (MI) – Continua l’impegno di Janssen Italia per favorire l’informazione e la sensibilizzazione sulle malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI) e sulle sfide che quotidianamente i pazienti si trovano ad affrontare attraverso la campagna “Fatti più in là – Allontaniamo insieme Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa” in collaborazione di AMICI Onlus e Ig-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Diseases). La campagna vuole continuare a lavorare sulle basi costruite a partire dallo scorso anno attraverso una chiara call to action per pazienti e caregiver. Questa seconda edizione di “Fatti più in là”, infatti, invita a condividere la propria storia ed esperienza personale attraverso la compilazione di un form sul sito www.mici360.it. Le storie raccolte verranno rielaborate e pubblicate sullo stesso sito con l’obiettivo di dare sostegno a tutti i pazienti e caregiver che ogni giorno affrontano Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa.

“Se fino a qualche anno fa l’impatto psicologico era considerato secondario o periferico rispetto alle terapie essenziali, l’esperienza e i risultati di un approccio più attento alle dinamiche della psiche maturato negli ultimi anni ci ha mostrato quanto sia fondamentale aiutare il paziente ad affrontare la malattia sotto ogni aspetto, in particolare supportandolo ad attivare quelle risorse interiori che possono fare la differenza non solo nei momenti più difficili ma anche nell’affrontare una quotidianità trasformata e complessa”, afferma Giuseppe Coppolino, Presidente AMICI Onlus, Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino. ”Per questa ragione accogliamo sempre con grande favore ogni iniziativa che abbia lo scopo di mantenere alta l’attenzione sull’impatto psicologico che la patologia provoca nella vita della persona affetta da MICI”.

Le MICI sono malattie che diventano una presenza indesiderata che s’impone prepotentemente nella vita quotidiana di chi ne è affetto disturbandone ogni situazione e alimentando poi ansia e imbarazzo nel paziente. Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino colpiscono infatti, circa, 250.000 persone in Italia e tendono a manifestarsi nella fascia di età compresa tra i 15 e i 40 anni; sebbene le cause scatenanti siano ancora sconosciute, si ritiene però che siano dovute a diversi co-fattori tra la genetica e i fattori ambientali.

“È noto come le MICI in fase attiva determinino un significativo impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti, a livello emotivo, familiare e lavorativo”, dice Flavio Caprioli, Segretario Generale IG-IBD, Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease. “Grazie alla crescente disponibilità di terapie efficaci per il trattamento delle MICI, una elevata proporzione di pazienti riesce oggi a raggiungere la remissione clinica, condizione associata al ritorno ad una normale qualità di vita”.

“La condivisione di storie è importante soprattutto per pazienti e caregiver che affrontano le sfide della quotidianità. Da una parte, chi le racconta può esprimere liberamente ciò che sente, dall’altra chi le ascolta e le legge può identificarsi e rendersi conto che non si è soli, che le sfide si possono affrontare con l’aiuto e la comprensione degli altri. Con questa campagna vogliamo fare un passo ulteriore nel superamento dello stigma che circonda le MICI, patologie che oltre a un impatto fisico, hanno un risvolto psicologico molto rilevante”, commenta Loredana Bergamini, Direttore Medico Janssen Italia, “Il nostro impegno è di lavorare ogni giorno per un mondo in cui le malattie siano un ricordo del passato e per questo collaboriamo per il benessere dei pazienti con le Associazioni, le Società Scientifiche, le Istituzioni, gli enti regolatori e tutti gli interlocutori del sistema anche nella promozione di iniziative come questa.”

Per approfondimenti sulle MICI visita i siti di AMICI Onlus-Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino-, Ig-IBD, il sito MICI360 e le relative pagine Instagram e Facebook

FONTE: Ufficio Stampa HealthCom Consulting (Laura Fezzigna).