La nutrizionista, “a Pasqua scegliete fra pane o pasta e martedì giornata verde”

I consigli dell'esperta Gemma Fabozzi per pranzi misurati in quarantena

Pane - Foto di Couleur da Pixabay
Pane – Foto di Couleur da Pixabay

Pranzo di Pasqua in quarantena. Si rischia di esagerare. Non possiamo uscire e tutta la nostra attenzione è rivolta sulla tavola: almeno per i tradizionali colazione e pranzo è tutto concesso? Non per chi vuole mantenere la linea e il benessere, anche in isolamento. “Per cercare di aiutare i nostri organi a gestire gli eccessi del pranzo di Pasqua e limitare per quanto possibile la lentezza digestiva, cefalea, pesantezza e gonfiore addominale, tipici effetti collaterali dei pranzi delle feste, possiamo mettere in atto piccole ma utili strategie. Come quella di trascorrere una giornata verde, il martedì 14 aprile”, spiega all’Adnkronos Salute la nutrizionista Gemma Fabozzi, responsabile del centro B-Woman di Roma.
L’esperta detta le regole: “Come antipasto possiamo pensare a un bel pinzimonio di verdure crude come finocchio, sedano, cetriolo o misto di queste verdure; occorre poi scegliere se mangiare pasta oppure il pane, che in caso dovrà essere rigorosamente tostato. Evitare di mangiare entrambe. Buona idea mangiare come contorno una verdura amara che contiene numerose sostanze benefiche tra cui l’inulina, utilissima per la sua attività detox. Le verdure amare aiutano il nostro fegato a gestire meglio gli zuccheri che mangeremo durante il pranzo. Alcuni esempi? rucola, puntarelle, cicoria, indivia belga o riccia, catalogna, cardo mariano, carciofi. Modalità di cottura: rigorosamente crude, condite olio, un pizzico di sale e limone. Ancora, scegliere tra frutta o dolce. Se si opta per la frutta una grande coppa di fragole con gocce di limone che sono a basso indice glicemico, ricche di vitamina C e iodio che aiutano la funzione non solo del fegato ma anche del pancreas, aiutando la digestione, e della tiroide, aiutando il metabolismo”.
“Domenica sera, dopo il pranzo di Pasqua – prosegue Fabozzi – è importante non digiunare, perché saltare i pasti porta bruscamente da una condizione di iperglicemia a una di ipoglicemia. E’ molto più utile fare un pasto di ‘scarico’, ossia optare per una combinazione di alimenti che non affatichi fegato e reni, anzi che li sostenga, li stimoli e nel contempo li dreni, così da farli lavorare al meglio la notte senza dover incorrere in notti insonni da trascorrere con una bottiglia d’acqua sul comodino. Se la notte ci svegliamo perché abbiamo sete è il nostro fegato che ci sta dicendo che è in difficoltà e che ha bisogno di acqua per lavorare per i nostri stravizi: come possiamo prevenire questo inconveniente?”.
“Ecco le associazioni tipo: 1 avocado in insalata con foglie di basilico olio e limone prima del pasto, 200 gr di cicoria ripassata in olio Evo e peperoncino, 100 gr fragole o frutti di bosco; 2 uova strapazzate, un carciofo trifolato, una mela a fette con la buccia e spolverata di cannella in polvere che ha un’azione ipoglicemizzante”. E dopo Pasqua via al detox: “Per martedì 14 aprile – suggerisce la nutrizionista – seguite una ‘giornata verde’, in cui ci si limita a mangiare solo verdure crude e cotte e grassi buoni per disintossicarsi dagli stravizi di Pasqua e Pasquetta, dare sollievo al nostro fegato e normalizzare i livelli di insulina”.
“Ecco un esempio di giornata tipo: a colazione pinzimonio e 15 g di frutta secca o semi di zucca; spuntino 10 olive verdi con nocciolo o 15 gr di cioccolato extrafondente >85% o centrifuga solo verdure no frutta es. finocchio-sedano-zenzero e limone; a pranzo misticanza con foglie di basilico olive o semi misti e verdura amara (es. indivia belga o riccia o radicchio) stufato in padella e menta. A merenda 10 olive verdi con nocciolo o 15 gr di cioccolato extrafondente >85%; a cena pinzimonio di finocchio, sedano o mix con 1 avocado condito con olio di oliva e cicoria ripassata aglio olio e peperoncino”.

FONTE: AdnKronos