Ricerca italiana al “Top” si rinnova il club delle ricercatrici di Fondazione Onda

25 nuove ricercatrici entrano a far parte del “Top Italian Women Scientists”, il Club promosso da Fondazione Onda che riunisce oggi le migliori 119 ricercatrici italiane impegnate nel campo della biomedica, delle scienze cliniche e delle neuroscienze

Fondazione Onda-inMILANO – Anche quest’anno Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, premia le migliori scienziate italiane “Top Italian Women Scientists”, il Club costituitosi nel maggio 2016 e presieduto da Adriana Albini e Sonia Levi. Il gruppo si rinnova riunendo 119 eccellenze femminili, con 25 nuovi ingressi rispetto all’anno scorso. Ad essere selezionate le ricercatrici italiane impegnate nel campo della biomedica, delle scienze cliniche e delle neuroscienze, recensite nella classifica dei Top Italian Scientists (TIS) di Via-Academy, censimento degli scienziati italiani di maggior impatto in tutto il mondo, misurato con il valore di H-index, l’indicatore che racchiude sia la produttività sia l’impatto scientifico del ricercatore, nonché la sua continuità nel tempo e che si basa sul numero di citazioni per ogni pubblicazione. Per il Club sono state selezionate le ricercatrici con H-index pari o superiore a 50.
La premiazione è avvenuta a Milano a Palazzo Pirelli nel corso di un incontro organizzato da Fondazione Onda, in collaborazione con Regione Lombardia, per fare il punto sull’importanza della prevenzione oncologica, sul rapporto tra donne, tecnologie e ricerca e sulla divulgazione dei progressi della scienza.
L’intento è quello di promuovere la ricerca ‘rosa’ tramite eventi scientifici, concorsi e bandi di ricerca e avvicinare le giovani a questa realtà – spiega Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. Fare rete nel mondo della ricerca scientifica è uno dei nostri obiettivi, contribuendo al confronto tra professioniste che si contraddistinguono per un’alta produttività scientifica e soprattutto per un’alta capacità di fare opinione, nella prospettiva di nuove riflessioni ed azioni che possano avere effetti positivi per la salute della donna e di genere. Ecco perché risulta importante sensibilizzare l’opinione pubblica facendo emergere il ruolo e il valore della ricerca scientifica in campo medico”.
“Il Club è costituito da donne di ‘impatto’ nella biomedicina – dichiara Adriana Albini, membro del Comitato Scientifico Onda e Direttore scientifico di Fondazione MultiMedica Onlus Milano – non solo nel senso che il loro lavoro impatta sulla società e sui progressi della conoscenza, ma anche perché, attraverso la loro produzione scientifica letta e citata, si sono conquistate una posizione alta in questa specie di ‘hit parade’ nella scienza, chiamato ‘H-Index’. È la crescita di una rete di donne ricercatrici in campo biomedico, nata grazie a Onda nel 2016, che può diventare di riferimento ai giovani ricercatori e in progetti di comunicazione”.
Nel mese di luglio si svolgerà a Reggio Emilia il secondo convegno del Club dedicato alla ricerca biomedica. L’incontro prevede la presenza di diversi momenti di scambio e confronto tra le scienziate e con la cittadinanza, nonché una sessione specificamente dedicata alle giovani ricercatrici. A conclusione dell’evento un workshop sul rapporto tra donne e ricerca biomedica.

FONTE: Ufficio Stampa HealthCom Consulting.