Nel vino rosso un alleato per astronauti su Marte

Nel vino rosso un 'elisir' che potrebbe aiutare gli astronauti in missione su Marte

Vino rosso
Foto di congerdesign da Pixabay

Il pianeta rosso è a circa 9 mesi dalla Terra, calcola la Nasa. Se la preparazione della nuova missione spaziale procede spedita, i ricercatori di Harvard si sono chiesti come proteggere massa e forza muscolare degli astronauti che saranno impegnati in questo progetto. La risposta arriva da uno studio su ‘ratti marziani’, pubblicato su ‘Frontiers in Physiology’. Il lavoro mostra che il resveratrolo – celebre fenolo presente nel vino rosso – preserva la massa muscolare e la forza nei ratti esposti agli effetti devastanti della gravità di Marte (grazie a una simulazione).
Nello spazio, in assenza di gravità, muscoli e ossa si indeboliscono. “Dopo sole 3 settimane nello spazio, il muscolo soleo umano si riduce di un terzo”, afferma Marie Mortreux, autrice principale dello studio, finanziato dalla Nasa presso il laboratorio di Seward Rutkove al Beth Israel Deaconess Medical Center (Harvard Medical School). “Questo è accompagnato da una perdita di fibre muscolari a contrazione lenta, necessarie per la resistenza”. Per consentire agli astronauti di operare in sicurezza nelle lunghe missioni su Marte, saranno necessarie delle strategie ad hoc per prevenire questo tipo di danno muscolare.
“Le strategie alimentari potrebbero essere la chiave” per risolvere questi problemi, sottolinea Mortreux, “specie dal momento che gli astronauti che si recano su Marte non avranno accesso al tipo di macchinari per allenarsi utilizzati sulla stazione spaziale internazionale”. Un candidato molto promettente è il resveratrolo: un composto che si trova nella buccia dell’uva e nei mirtilli, protagonista di numerosi studi per i suoi effetti anti-infiammatori, anti-ossidanti e anti-diabetici. “Il resveratrolo ha dimostrato di preservare ossa e massa muscolare nei ratti” in uno scenario “analogo alla microgravità durante il volo spaziale. Quindi, abbiamo ipotizzato che una dose giornaliera” di questa sostanza poteva mitigare” il problemi muscolari legati a un viaggio su Marte.
Per simulare la gravità di Marte, i ricercatori hanno usato un approccio sviluppato da Mary Bouxsein: i ratti sono stati dotati di un’imbracatura total body e sospesi al soffitto della gabbia. In tutto 24 ratti maschi sono stati esposti a un carico normale (Terra) o a quello ridotto (Marte) per 14 giorni. In ogni gruppo, metà riceveva dosi di resveratrolo (150 mg/kg/die) in acqua; l’altra metà solo acqua. La circonferenza del polpaccio e la forza della presa della zampa anteriore e posteriore degli animali sono state misurate ogni settimana, mentre ogni 14 giorni sono stati analizzati i muscoli del polpaccio.
Come previsto, l”effetto Marte’ ha indebolito la forza dei ratti e ha ridotto la circonferenza del polpaccio. Ma il supplemento di resveratrolo ha salvaguardato quasi completamente la presa di zampa anteriore e posteriore nei ratti ‘su Marte’, fino al livello di quelli ‘rimasti’ sulla Terra e senza integrazione. Inoltre, il resveratrolo ha protetto completamente la massa muscolare nei ratti ‘marziani’, riducendo la perdita di fibre muscolari a contrazione lenta. Come riportato in precedenza, il resveratrolo non ha influenzato l’assunzione di cibo o il peso corporeo totale. Risultati molto promettenti, secondo i ricercatori.
“Sono necessari ulteriori studi per esplorare i meccanismi coinvolti, nonché gli effetti di diverse dosi di resveratrolo (fino a 700 mg /kg/die) in maschi e femmine. Inoltre, sarà importante confermare la mancanza di interazioni potenzialmente dannose di questa sostanza con altri farmaci somministrati agli astronauti durante le missioni spaziali”, concludono i ricercatori.

FONTE: AdnKronos