Mai più menù sbagliati per i bimbi, arriva il ‘kit’ per genitori

Un piatto 'intelligente' e una guida per migliorare il menù dei propri figli con porzioni corrette e cibi giusti, senza dimenticare anche il gusto e la creatività

È Nutripiatto, il progetto Nestlé nato nel 2018, che “si è rivelato uno strumento chiave per supportare i genitori nella gestione delle porzioni e dei pasti”, hanno sottolineato i promotori oggi a Roma nella conferenza stampa di presentazione dei nuovi eventi legati al progetto.
Grazie a un kit composto da un piatto ‘intelligente’ e da una guida didattica che spiega come utilizzare il Nutripiatto, ai genitori è offerta la possibilità di mettere in tavola un’alimentazione sana e bilanciata nella fascia d’età dai 4 ai 12 anni. L’obiettivo di Nestlé è di distribuire 500 mila kit entro il 2020, raggiungendo così quasi il 15% delle famiglie in Italia con bambini in questa fascia di età.
Secondo un recente sondaggio di Nestlé, realizzato a pochi mesi dalla nascita di Nutripiatto, è emerso “che il 79% dei genitori, quando si tratta di alimentazione dei figli, preferisce avere utili, facili e pratiche indicazioni in merito a come districarsi per preparare piatti equilibrati a livello nutrizionale, meglio se accompagnate eventualmente da ricette ‘ad hoc’. Solo il 21% dei genitori – ha evidenziato la ricerca – preferisce rigide diete settimanali, complesse da seguire fra i tanti impegni in cui devono districarsi quotidianamente e la scarsa consapevolezza dei pasti consumati fuori casa dai pargoli. A dirla tutta, il 93% dei genitori non disdegnerebbe affatto avere a disposizione le ricette degli chef!”. Il progetto di Nestlé si avvale del contributo scientifico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
Sempre attraverso il sondaggio, è emersa anche la tendenza tipicamente genitoriale a mettere sullo stesso piano diversi gruppi alimentari, prediligendo cioè per i figli le proteine (35%), quasi allo stesso modo dei carboidrati (34%) e delle verdure e ortaggi (31%), senza dare apparentemente peso al differente ruolo che questi alimenti svolgono nel benessere di bambini e adulti.
Nutripiatto “si dimostra dunque un valido alleato dei genitori di oggi che, insieme a nutrizionisti e insegnanti, si sono dimostrati fin da subito interessati al progetto, decretandone il successo iniziale – sottolineano i promotori – Per valutare da un punto di vista scientifico quanto e come Nutripiatto è in grado di promuovere un corretto stile alimentare nelle famiglie, grazie al supporto dell’Università Campus Bio-Medico di Roma partirà a breve uno studio che, coinvolgendo 3 scuole elementari e l’asilo aziendale dell’Università, andrà a validare l’efficacia di Nutripiatto nell’innescare cambiamenti positivi nei costumi nutrizionali di chi ne fa uso”.
Inoltre, per continuare a sensibilizzare il maggior numero di famiglie possibile sulle basi di una corretta nutrizione, saranno organizzati presso Explora Il Museo dei Bambini di Roma, nel weekend 16-17 marzo, una serie di laboratori dedicati alle famiglie che hanno il compito di divertire grandi e piccoli avvicinandoli ai concetti nutrizionali che stanno alla base del progetto Nutripiatto, a partire dalla gestione dalle porzioni. Nel sito è possibile scaricare la guida, trovare approfondimenti, ricette consultabili liberamente e richiedere il kit Nutripiatto gratuitamente (www.nutripiatto.nestle.it).
“Nestlé da sempre si impegna ad aiutare genitori ed educatori nel fornire la corretta nutrizione ai bambini – ha affermato Desirée Garofalo, nutrizionista Nestlé – Nutripiatto rientra infatti nel progetto internazionale Nestlé for Healthier Kids, che si pone l’ambizioso obiettivo di aiutare, entro il 2030, 50 milioni di bambini a vivere in modo più sano. E in un Paese come l’Italia, in cui una corretta nutrizione ha come alleato la dieta mediterranea, Nutripiatto ne sostiene ulteriormente i principi, focalizzandosi sulla corretta porzionatura di pasti e alimenti”.
“Nutripiatto potrà diventare un valido alleato per invogliare i bambini a prendere parte attiva nella scelta dei cibi e nella preparazione delle ricette, riportando nelle famiglie italiane l’abitudine a consumare cibi semplici, nel rispetto della stagionalità dei prodotti e dei piatti tradizionali – ha spiegato Laura De Gara, presidente del Corso di Laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – I Paesi dell’Europa meridionale vantano oggi il triste primato del più alto tasso di obesità infantile: i dati rilasciati recentemente dall’Oms confermano che, in Italia, i bambini obesi o in sovrappeso sono il 42% dei maschi e il 38% delle femmine. Va detto, come nota positiva, che gli studi sopracitati hanno registrato un trend di miglioramento. Anche durante la 73.esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite – ha concluso – l’Italia ha condiviso i dati più recenti che mostrano un decremento nel numero dei bambini obesi in Italia”.

 

FONTE: AdnKronos