12° Congresso Internazionale “Advanced Technologies & Treatments for Diabetes”

Le persone con diabete mediamente devono decidere 50 volte al giorno come adattare la loro terapia alla vita di tutti i giorni

  • Una persona con diabete dedica circa 1 ora al giorno nel prendere decisioni in merito alla cura della propria malattia, gestendo il tutto quasi sempre da sola. Le nuove tecnologie possono offrire un valido supporto nel prendere decisioni più adeguate migliorando in questo modo l’outcome clinico.

  • Prevenire o ritardare la progressione della malattia si basa su 3 elementi: rendere possibile la contestualizzazione e l’analisi di grandi quantità di dati rilevanti per la terapia; migliorare l’accesso e l’utilizzo di algoritmi avanzati in grado di supportare le decisioni terapeutiche; responsabilizzare le persone con diabete.

  • Studi clinici dimostrano che la gestione integrata e personalizzata del diabete, combinata con soluzioni digitali può migliorare significativamente i livelli di HbA1c (emoglobina glicata) e i parametri psicologici.

  • Un sistema sempre più integrato per la gestione del diabete attraverso un ecosistema aperto, ovvero in grado di interagire con diversi strumenti, potrà dare una risposta efficace alle sfide delle persone con diabete, dei caregiver e dei sistemi sanitari contribuendo a fornire un’assistenza avanzata e sostenibile.

imageBERLINO – Vivere con il diabete richiede un’attenzione costante e un’analisi di numerose informazioni e dati che derivano da alimentazione, attività fisica e gestione della terapia in generale, tanto che una persona con diabete spende circa 1 ora al giorno nel prendere decisioni in merito alla cura della propria malattia, gestendo il tutto quasi sempre da sola. Il diabete richiede anche una rigorosa autogestione, assorbe molta energia e mette a dura prova ogni persona che vive con questa malattia. Big data, algoritmi intelligenti e progressi tecnologici hanno dimostrato di poter facilitare e migliorare tutto questo.
Le sfide sono ancora numerose e sono attribuibili a quella che viene definita inerzia clinica, che comprende fattori attribuibili ai pazienti, ai medici e al sistema assistenziale in generale. Secondo lo studio GUIDANCE1, un’indagine compiuta in otto Paesi europei, tra cui l’Italia, per determinare il grado di adesione alle raccomandazioni delle linee guida per il trattamento del diabete di tipo 2 e valutare i risultati di cura ottenuti, fa emergere come questa inerzia clinica porta solo 1 persona con diabete su 2 (esattamente il 53,6 per cento del campione esaminato) a raggiungere valori di emoglobina glicata (HbA1c) inferiori al 7 per cento, considerata la soglia di buon controllo, e solo il 6,5 per cento delle persone ottiene contemporaneamente i target di cura per HbA1c, pressione arteriosa e colesterolo LDL, due tra le condizioni più frequentemente associate al diabete di tipo 2.
Troppo spesso, questo fa sì che il trattamento sia più reattivo che preventivo e segua poco gli Standard di Cura. “L’accesso a grandi quantità di dati real-world, l’uso di algoritmi intelligenti e le analisi predittive, offrono un enorme potenziale che ci aiuta a comprendere meglio gli effetti della terapia e dello stile di vita nella gestione quotidiana del diabete, creando così solide basi per una decisione terapeutica informata“, ha dichiarato Lars Böhm, Healthcare and Life Sciences Consulting Leader, IBM Services.
Le soluzioni integrate per la gestione del diabete comprendono nuovi modi di far interagire dispositivi innovativi per il monitoraggio del glucosio, per la somministrazione di insulina e le soluzioni di Digital Health attraverso un approccio olistico alla gestione della terapia. Questo sistema, è stato progettato per identificare più facilmente quanto i fattori di rischio, il monitoraggio della terapia, la dieta e il cambiamento dello stile di vita incidano sul controllo glicemico. Rappresenta un nuovo modo di rispondere ad alcune delle sfide più urgenti delle persone con diabete, dei loro caregiver e dei sistemi sanitari.
Stiamo ampliando il nostro ecosistema aperto per la gestione del diabete, coinvolgendo tutte le parti interessate dal processo di cura e utilizzando le tecnologie più all’avanguardia“, afferma Marcel Gmuender, Global Head di Roche Diabetes Care. “L’integrazione dei dati del sensore impiantabile sottocute per il monitoraggio continuo del glucosio Eversense nell’app mySugr fornisce informazioni molto rilevanti e di aiuto per le persone con diabete e i loro medici. Siamo allo stesso tempo in grado di fornire soluzioni terapeutiche personalizzate che migliorano i risultati clinici, di garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari e di migliorare l’assistenza e la qualità della vita delle persone con diabete“.
Un ecosistema aperto, quindi che ha la possibilità di interagire con diversi strumenti, attraverso la digitalizzazione, mette a disposizione una quantità ingente di dati che possono essere messi a disposizione dei clinici per poter migliorare i risultati e ottenere quegli obiettivi terapeutici che ancora oggi non sono stati soddisfatti. “La possibilità di disporre dei dati clinici è fondamentale perché aiuta a individuare schemi o problemi non prevedibili nel regime terapeutico e offre enormi benefici specialmente nell’interazione medico-paziente. Permette, infatti, di affrontare preventivamente i rischi e le sfide terapeutiche, aumentando la consapevolezza e motivazione dei pazienti oltre a ridurre il rischio di complicanze a lungo termine“, afferma il professor Oliver Schnell, Università Ludwig-Maximilian di Monaco, Germania. “Ma i dati non bastano. Bisogna raccoglierli e analizzarli in modo strutturato per sfruttare appieno il loro potenziale“. Un approccio efficace, secondo il Prof. Schnell, è la gestione integrata personalizzata del diabete che è stata valutata nello studio PDM Pro-Value. “Possiamo chiaramente ricavare dai risultati dello studio PDM Pro-Value quanto questo approccio terapeutico integrato e strutturato non solo riduca significativamente i livelli di HbA1c dello 0,5% rispetto al gruppo di controllo, ma migliori anche i parametri psicologici come la soddisfazione per la cura e l’interazione medico-paziente”.
Oltre alla combinazione di tecnologie innovative con l’approccio olistico della terapia personalizzata per la gestione del diabete, l’integrazione delle soluzioni di Digital Health nell’ecosistema ha dimostrato di affrontare con successo molte delle attuali sfide nella gestione del diabete e migliorare la salute e la qualità della vita delle persone con la malattia. Un ecosistema versatile che semplifica la gestione del diabete può consentire una risposta più rapida alle sfide della terapia di pazienti, caregiver e sistemi sanitari, aiutando le persone con diabete a sperimentare un vero sollievo dal pesante e cronico carico della malattia.

Bibliografia
1 Stone MA et al; GUIDANCE Study Group. Quality of care of people with type 2 diabetes in eight European countries: findings from the Guideline Adherence to Enhance Care (GUIDANCE) study.  Diabetes Care. 2013 Sep;36(9):2628-38.
2 Safford, MM, et al. J Am Board Fam Pract. 2005 Jul-Aug; 18(4):262-70 2 World Health Organization. Global Health Observatory data repository, life table by country (internet). WHO. World Health Organization; 2015 (cited 2017 Jun 6). 3 Weissmann, J. et al.; J Diabetes Sci Technol. 2015 Jul 29;10(1):76-84. 4 Dänschel I., Dänschel W., Heinemann L., Weissmann J., Kulzer, B., et al.; Diabetes Research and Clinical Practice 2018 (144): 200 –212

Roche Diabetes Care
Roche Diabetes Care da oltre 40 anni, è all’avanguardia nelle tecnologie e nei servizi innovativi per il diabete. Essendo un leader globale nella gestione integrata del diabete, oltre 5.000 dipendenti in più di 100 Paesi in tutto il mondo lavorano ogni giorno per supportare le persone con diabete e quelle a rischio con l’obiettivo di migliorare i loro outcomes clinici e aiutarli nella routine della terapia quotidiana. Roche Diabetes Care collabora con caregivers, operatori sanitari, e Istituzioni per gestire in modo ottimale questa condizione complessa e contribuire a creare sistemi di assistenza sostenibili. Con il marchio Accu-Chek e in collaborazione con i propri partner, Roche Diabetes Care crea valore fornendo soluzioni integrate per monitorare i livelli di glucosio, somministrare insulina e tracciare e contestualizzare i fattori rilevanti per una terapia di successo. Creando un ecosistema aperto, dispositivi di connessione e soluzioni digitali, Roche Diabetes Care consentirà un’ottimale gestione personalizzata del diabete e migliorerà così i risultati della terapia. Dal 2017, mySugr, leader mondiale grazie alla sua app e ai suoi servizi di gestione del diabete, fa parte di Roche Diabetes Care. Per ulteriori informazioni, visitare www.accu-chek.com e www.mysugr.com.

Gruppo Roche
Roche è un gruppo internazionale pionieristico nella farmaceutica e nella diagnostica dedicato al progresso della scienza per migliorare la vita delle persone. L’unione degli elementi di forza della farmaceutica e della diagnostica all’interno della stessa organizzazione ha portato Roche a essere leader nella medicina personalizzata, una strategia che mira a fornire il trattamento più appropriato per lo specifico paziente nel miglior modo possibile.
Roche è la più grande azienda biotech al mondo con un portafoglio davvero diversificato di medicinali in oncologia, immunologia, malattie infettive e sistema nervoso centrale. Roche è anche leader mondiale nella diagnostica in vitro, nella diagnostica oncologica su tessuti ed è all’avanguardia nella gestione del diabete.
Fondata nel 1896, Roche continua a ricercare migliori soluzioni per prevenire, diagnosticare e trattare le malattie e dare un contributo sostenibile alla società. Roche punta a migliorare l’accesso alle innovazioni mediche da parte dei pazienti attraverso la collaborazione con tutti gli stakeholder rilevanti.
Trenta farmaci sviluppati da Roche compaiono negli elenchi dei medicinali essenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità tra cui farmaci oncologici, antimalarici e antibiotici salvavita.
Inoltre, Roche, per dieci anni consecutivi, è stato riconosciuto Gruppo Leader per la sostenibilità nel settore Farmaceutico secondo gli Indici di Sostenibilità Dow Jones.
Il Gruppo Roche ha sede centrale a Basilea, in Svizzera, ed è attivo in oltre 100 Paesi. Nel 2018 il Gruppo Roche contava circa 94.000 dipendenti nel mondo; ha investito 11 miliardi di franchi svizzeri in R&D e ha registrato un fatturato pari a 56,8 miliardi di franchi svizzeri. Genentech, negli Stati Uniti, è una società interamente controllata del Gruppo Roche. Roche è l’azionista di maggioranza della giapponese Chugai Pharmaceutical.

Per ulteriori informazioni, visitare www.roche.com.

L’IMPATTO DEL DIABETE IN ITALIA

  •  Oltre 4 milioni di persone hanno il diabete (6,34% della popolazione)1
  • Sono circa 10milioni le persone in pre-diabete1
  • Il 15% dei diabetici soffre di coronaropatia1
  • Il 38% dei diabetici soffre di insufficienza renale che può portare alla dialisi1
  • Il 22% dei diabetici soffre di retinopatia che può portare a cecità1
  • Il 3% dei diabetici ha problemi agli arti inferiori che possono portare all’amputazione (piede diabetico)1
  • Circa il 50% del totale dei pazienti con diabete di tipo 2 e il 72% con diabete di tipo 1 non raggiunge un buon controllo glicemico2
  • 1 milione sono le persone che non sanno di avere il diabete1
  • 4 milioni sono le persone a rischio di sviluppare il diabete1
  • Su 10 persone con diabete, 7 hanno più di 65 anni e 4 hanno più di 75 anni3
  • Il diabete in Italia costa oltre 20 miliardi di euro l’anno, dei quali 9 miliardi di euro per spese dirette ovvero farmaci, ospedalizzazioni e assistenza e 11 miliardi per spese indirette come perdita di produttività e spese a carico del sistema previdenziale4
  • 600 euro è il costo medio annuo di una persona con diabete, il doppio rispetto a una persona senza diabete1
  • Il 7% deriva dalla spesa per i farmaci, il 25% è legato ai costi delle complicanze ed una fetta più cospicua è relativa alle ospedalizzazioni1
  • 496 decessi per diabete all’anno (causa diretta o come comorbidità)1
  • 9 persone ogni ora muoiono per cause collegate al diabete1
  • Ogni 7 minuti una persona con diabete ha un attacco cardiaco5
  • Ogni 30 minuti una persona con diabete ha un ictus5
  • Ogni 26 minuti una persona con diabete sviluppa un’insufficienza renale5
  • Ogni 90 minuti una persona subisce un’amputazione a causa del diabete5
  • Ogni 3 ore una persona con diabete entra in dialisi5
  • 28,4% è il tasso standardizzato x 100 mila abitanti di mortalità per il diabete3
  • 7-8 anni è la riduzione dell’aspettativa di vita nella persona diabetica non in buon controllo glicemico5

Fonti:

1_Italian Barometer Observatory Foundation – 11Th Italian Diabetes & Obesity Barometer Report, aprile 2018 – http://ibdo.it/pdf/Report-2017.pdf
2_Associazione Medici Diabetologi – Annali AMD 2018 – http://aemmedi.it/wp-content/uploads/2018/11/Annali_AMD-_2018_prot.pdf
3_Istat – Report: il diabete in Italia, 20 luglio 2017 – https://www.istat.it/it/files/2017/07/REPORT_DIABETE.pdf
4_Marcellusi A., Viti R., Mecozzi A., Mennini FS. “The direct and indirect cost of diabetes in Italy: a prevalence probabilistic approach.” Eur J Health Econ. 2016 Mar;17(2):139-47 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25427540
5_Società Italiana di Diabetologia – Il Diabete in Italia, 2016 – http://www.siditalia.it/pdf/Il%20Diabete%20in%20Italia_p.pdf

FONTE: Ufficio Stampa HealthCom Consulting