Chirurgia bariatrica, tra i migliori mezzi per sconfiggere l’obesità

obesitàL’obesità è una vera e propria malattia, dai risvolti purtroppo gravi. A causa dell’obesità l’aspettativa di vita si riduce e, in Italia, l’eccesso di peso è la seconda causa di morte dopo il fumo. In particolare l’obesità aumenta di 5 volte il rischio di morte per malattia cardiovascolare, di 3 volte per malattie respiratorie e di 2 volte per alcuni tipi di tumore.

Gli strumenti per combattere e sconfiggere l’obesità però esistono e danno risultati più che buoni come spiega il dottor Giuseppe Marinari, responsabile della sezione di Chirurgia Bariatrica e direttore del Centro Obesità di humanitas Gavazzeni.

Perchè la chirurgia bariatrica o dell’obesità funziona?

«Grazie alla chirurgia si ottiene un calo di peso rilevante che può essere mantenuto nel tempo. Il vantaggio non è solo questo: intervenendo chirurgicamente si possono risolvere e prevenire molti degli “effetti collaterali” dell’obesità, delle diverse malattie che insorgono, con conseguente sospensione delle terapie che le riguardano e con indubbi vantaggi per la salute. Infatti, molti studi a livello internazionale dimostrano che la mortalità è più bassa tra gli obesi che si sono sottoposti a intervento chirurgico rispetto a coloro che hanno seguito altre terapie di cura».

Quali sono, in particolare, le malattie legate all’obesità che possono essere risolte con la chirurgia?

«Ci sono innanzitutto le cosiddette alterazioni metaboliche, come il diabete mellito tipo 2, l’iperinsulinemia, le dislipidemie, tutte causa di problemi cardiovascolari. Migliorano molto o scompaiono anche l’insufficienza cardiaca o quella respiratoria, così come le graviartropatie agli arti inferiori e alla colonna vertebrale. Oltre ai benefici per il fegato, inoltre, nelle donne l’intervento può portare anche a risolvere l’infertilità e a diminuzione il rischio di tumori».

Quanto peso può essere perso con un intervento di chirurgia?

«Il calo varia a seconda del tipo di intervento, dell’età, del sesso, del peso di chi vi si sottopone. In media, comunque, la chirurgia è in grado di ridurre il 60% del sovrappeso, contro il 10% assicurato nei migliori dei casi dalla terapia conservativa».

Ci sono controindicazioni a questo tipo di chirurgia?

«Interventi di questo tipo possono essere effettuati, come indicato dalle linee guida internazionali, su pazienti con età compresa tra i 18 e i 65 anni, anche se la tendenza è di valutare caso per caso, estendendo a volte le indicazioni al di sotto dei 18 e al di sopra dei 65. La chirurgia bariatrica è del tutto controindicata, invece, nelle persone affette da alcolismo, tossicodipendenza, bulimia nervosa o psicosi scompensate. In genere, comunque, si tende a evitare l’intervento per tutti quei pazienti la cuicollaborazione attesa è minima o che non potranno rispettare la frequenza delle visite di controllo successive all’intervento chirurgico».