Medicina: importante riconoscimento alla ricerca italiana sull’obesità

MILANO – Saverio Cinti, professore di anatomia all’Università Politecnica delle Marche di Ancona, ha dedicato, sin dagli anni ’70 del secolo scorso, l’intera vita di ricercatore a scoprire i segreti più intimi del tessuto adiposo. Oltre a numerose pubblicazioni sulle più importanti riviste scientifiche mondiali, e al rispetto del mondo accademico di entrambe le sponde dell’Atlantico, la sua attività gli è valsa il prestigioso Friedrich Wassermann Award, concesso ogni due anni dalla European Association for the Study of Obesity (EASO), la società europea dell’obesità, a chi si sia distinto, nel Vecchio continente, per costanza, dedizione e indubbio contributo scientifico al progresso della ricerca nel campo dell’obesità.

“Saverio Cinti vede premiato l’impegno di una vita dedicata alla ricerca di base nel nostro settore”, ha detto Enzo Nisoli, Presidente delle Società Italiana dell’Obesità, durante la consegna del riconoscimento a Cinti, avvenuto ieri a Liverpool in occasione del Congresso europeo dell’obesità: ECO 2013. “Le sue ricerche sono partite con studi destinati a caratterizzare dal punto di vista anatomico la parte di corpo umano comunemente definita ‘grasso’, e che oggi, anche grazie a Cinti, si considera un vero e proprio ‘organo adiposo’. Lo stesso Cinti continua a indagarlo sotto il profilo molecolare e ha aperto nuove strade alla comprensione della fisiologia, della patogenesi, ma soprattutto della cura dell’obesità, una malattia grave, per la quale i farmaci sinora messi a punto, mirati per lo più a ridurre l’appetito e l’assunzione di calorie, non hanno dato esiti soddisfacenti”, ha concluso Nisoli.

 

FONTE: HealthCom Consulting