Il tumore cerebrale si tinge di rosa

Gli interventi dei maggiori esperti italiani e le testimonianze dei pazienti affronteranno le problematiche che una donna si trova a dover fronteggiare a seguito di una diagnosi di tumore cerebrale, tra cui l’impatto delle terapie oncologiche sulle diverse dimensioni della sessualità femminile e sulla maternità e le strategie che si possono mettere in atto per poterle affrontare al meglio sia dal punto di vista assistenziale che psicologico.

Il 4° convegno sulla MEDICINA DI GENERE organizzato dalla Fondazione Istituto Neurologico ‘Carlo Besta’, a pochi giorni dalla celebrazione della Festa della Donna, tratterà, con il contributo dei maggiori esperti italiani della materia, delle problematiche che una donna si trova a dover affrontare a seguito di una diagnosi di tumore cerebrale. Interventi scientifici verranno alternati da testimonianze di donne che sono state colpite da questa patologia.

Nella sessione mattutina interverranno Amerigo Boiardi, primario emerito dell’U.O. Neuroncologia Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, Rossella Merli, neurochirurgo degli Ospedali Riuniti di Bergamo, i neurologi Gaetano Finocchiaro, Antonio Silvani e Marica Eoli della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta. Si parlerà del coraggio di vivere dopo la notizia di avere un tumore al cervello, di come continuare a sperare durante il trattamento terapeutico non sempre semplice. Insieme alla sessuologa Alessandra Graziottin, del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica Ospedale San Raffaele Resnati, si parlerà di come le terapie oncologiche possano impattare sulle diverse dimensioni della sessualità femminile e sulla maternità.

Nel pomeriggio Wania Carulli, assistente sociale della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, darà importanti informazioni su come le Istituzioni possono aiutare le donne malate ad affrontare le problematiche sociali e di vita quotidiana che la malattia produce. Saba Motta, responsabile della Biblioteca scientifica del Besta, illustrerà l’esperienza del Besta con il suo Punto Informativo Neuro-Oncologico (P.I.N.O.), un servizio di accoglienza ed informazione rivolto ai pazienti oncologici e ai familiari per facilitare il rapporto medico-paziente. Il pomeriggio vede, inoltre, l’intervento di due psicologhe cliniche, Alessandra Petruzzi e Claudia Yvonne Finocchiaro, coordinate dalla neurologa Elena Lamperti della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta che illustreranno le implicazioni della gestione del paziente da parte della donna intesa come “caregiver”, ovvero, come colei che si occupa del paziente con tumore cerebrale. Alla luce di queste considerazioni verranno presentate tutte le “strategie di supporto” che la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta ha ideato e realizzato per aiutare pazienti e caregiver di pazienti con patologie neuro-oncologiche, come corsi di rilassamento e possibilità di accedere gratuitamente a colloqui di supporto psicologico.

La fine della giornata di lavori prevede uno spazio dedicato alla Tavola Rotonda di alcune Associazioni che a vario titolo contribuiscono a sostenere la ricerca ed il malato neuro-oncologico.

Il convegno, organizzato e presieduto da Barbara Garavaglia, Presidente del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (C.U.G.) della Fondazione Besta, sarà introdotto dai saluti di Pierluigi Zeli, Direttore Generale della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “Carlo Besta”, e da Carolina Pellegrini, Consigliera di Parità della Regione Lombardia.

L’evento è patrocinato dalla Regione Lombardia, dalla Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna, dal Gruppo Studio Donna e Malattie Neurologiche della SIN, dall’Associazione Besta Women In Network (BeWIN), dall’Associazione Donne e Scienza e dall’Associazione Donne in Rete.

 

FONTE: Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta